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Elezioni Sarde 25/02/2024 – Sardigna Natzione Indipendentzia ritiene non ci siano le condizioni per presentare le proprie liste

COMUNICATO STAMPA

ELEZIONI SARDE 25/02/2024 – Sardigna Natzione ritiene non ci siano le condizioni per presentare proprie liste ma presenterà un proprio programma elettorale.

DELIBERA DEL CONSIGLIO NAZIONALE on-line del 20/12/2023

ELEZIONI NAZIONALI (regionali nella normativa)

Il giorno 20/12/2023, il Consiglio Nazionale di SNI si è riunito per decidere in merito alle elezioni sarde indette per il giorno 25 febbraio, dopo un attento dibattito nel quale si è considerato che:

Sardigna Natzione, come suo uso e obiettivo storico, ha cercato in tutti i modi di costruire una casa comune di forze politiche sarde per presentare una coalizione o una lista sarda nettamente alternativa alle coalizioni di partiti italiani e che escludesse con esse qualsiasi forma di collaborazione o di complementarità.

Per conseguire tale obiettivo:

Il 25 giugno a Serri aveva risposto all’invito di Jonni Melis e partecipato ad un incontro nel quale erano presenti tutte le forze sardiste e indipendentiste sarde e si erano gettate di fatto le fondamenta di una possibile lista da presentare firmando anche un documento comune nel quale tutte le componenti accettavano di continuare per tale obiettivo;

Il 16 luglio ad Abbasanta, presente anche Sardegna Chiama Sardegna, oltre a tutte le componenti sardiste ed indipendentiste, un’assemblea di almeno 120 persone, respinta la proposta di accogliere nella aggregazione elettorale qualche partito italiano, riaffermava la volontà unanime di procedere nella formazione di un polo alternativo ai poli italiani chiamandolo provvisoriamente “Terzo Polo”.

Il 26 luglio Sardigna Natzione scriveva una lettera a Renato Soru chiedendogli di scendere in campo per le elezioni e di farsi promotore di una coalizione o lista esclusivamente di forze politiche aventi testa e corpo in Sardegna, riconoscendo di fatto a Soru la compatibilità dei suoi programmi e dei suoi obiettivi con quelli del mondo indipendentista;

Il 30 luglio a Santa Giusta si viene a sapere che il 25 luglio, un giorno prima dell’assemblea di Abbasanta, RM, Irs e Progres avevano firmato un accordo con partiti italiani dell’estrema sinistra dando corso ad una aggregazione elettorale, chiamata Secondo Polo, assolutamente incompatibile con quanto avevamo prospettato a Serri e ad Abbasanta. Le componenti non coinvolte nel secondo polo collaborazionista, tra le quali Sardigna Natzione, decise ad andare avanti con lo spirito di Serri, chiesero a Jonni Melis di continuare a moderare il gruppo per conseguire l’obiettivo prefissato;

Il 1° agosto Jonni Melis dichiara la propria delusione e la propria indisponibilità a moderare il gruppo Serri;

Il 6 agosto Bainzu Piliu si autonomina Coordinatore del gruppo Serri, che coordinatore non ne ha mai avuto in quanto Jonni Melis ne era solo un moderatore, e di fatto esce dal gruppo Serri e costituisce un suo gruppo, il gruppo Piliu, e convoca una riunione per il 20 agosto per tentare di formare una lista con le componenti che lo avevano seguito. Sardigna Natzione rimane nel gruppo Serri e si propone di convocare un’assemblea della galassia indipendentista e di tutti coloro che hanno a cuore le sorti del popolo sardo, in forma autoconvocata e senza capi e capetti;

Il 7 settembre Sardigna Natzione con un documento del consiglio natzionale con titolo “COSA STA SUCEDENDO NEL MONDO INDIPENDENTISTA” prende atto che buona parte del mondo indipendentista che fino ad ieri aveva ritenuto inconcepibile un’alleanza elettorale con partiti italiani era entrato nella prospettiva concreta di entrare nelle coalizioni dei poli italiani o con presenza esplicita di partiti italiani. In quel documento Sardigna Natzione ribadiva la sua intenzione di continuare a lavorare per la formazione di una coalizione o lista che fosse casa comune esclusivamente di entità politiche sarde;

Il 7 ottobre Sardigna Natzione lancia un appello a Sardegna Chiama Sardegna che uscendo dal campo largo ha aperto nuove prospettive per una proposta politica dei sardi, alternativa a quella dei poli italiani. Si crea tra SNI e ScS un accordo di collaborazione e di continua interlocuzione con l’ipotesi di lista comune da concretizzare sicuramente se Renato Soru non fosse sceso nell’arena elettorale.

Nel contempo Sardigna Natzione partecipa agli incontri in corso, a Cagliari nella sede del CSS, per la costruzione di una lista civica da poter poi allargare anche a Sardegna Chiama Sardegna.

Il 20 novembre o qualche giorno prima abortisce politicamente il “Secondo Polo” e si scioglie l’alleanza elettorale tra RM, Irs e Progres con i partiti comunisti dell’estrema sinistra italiana e si aprono prospettive per lavorare ad una proposta elettorale seria e forte.

Il 26 novembre ad Oristano si riuniscono RM, Irs, SNI, Progres, Sardegna Chiama Sardegna, on line anche Sardigna Libera, Sardi Nel Mondo e altre realtà che stavano lavorando alla lista civica di Cagliari e a ciò che rimaneva del terzo Polo. All’ordine del giorno la costituzione di un gruppo elettorale per le elezioni sarde del 2024. Sembra che si sia unità d’intenti ma quando si propone di incontrare Soru per verificare se ci sono le condizioni per entrare nella sua coalizione “Coalizione Sardegna” RM e la lista civica di Cagliari manifestano subito le loro perplessità.. Viene formata la delegazione per incontrare Soru. Ne fanno parte un delegato per ogni organizzazione, RM, Irs, SNI, Progres, Sardegna Chiama Sardegna, Lista Civica, Sardi nel Mondo e Maurizio Onnis;

Il 27 novembre RM, Lista Civica e Sardi nel Mondo, comunicano il loro ritiro dalla delegazione che dovrà incontrare Soru;

28 novembre a Cagliari la delegazione di Irs, SNI, Progres, Sardegna Chiama Sardegna e Maurizio Onnis incontra Soru.

Le condizioni di fondo, poste dalla delegazione, riguardanti programmi e modalità di conduzione della campagna elettorale vengono accettate da Soru ma la condizione posta da SNI di non accettare nella “coalizione Sarda” partiti italiani viene respinta. Irs, Progres, Sardegna Chiama Sardegna e Maurizio Onnis si ritengono soddisfatti e di fatto dichiarano la propria adesione alla coalizione con Renato Soru candidato a Presidente. SNI si riserva di decidere dopo un passaggio in Consiglio Natzionale.

Il 8 dicembre il Cussitzu Natzionale di Sardigna Natzione Indipendentzia delibera che SNI non entra in coalizioni che comprendono partiti italiani ed esce dal direttivo che stava preparando la lista insieme a Irs, Progres, Sardegna Chiama Sardegna e Maurizio Onnis;

Il 17 dicembre a Oristano viene presentata la lista “Vota Sardigna” formata da Irs, Progres, Sardegna Chiama Sardegna e Maurizio Onnis e in pratica viene chiusa la possibilità di avere una lista esclusivamente sarda nelle elezioni del 25 febbraio 2024.

OGGI COME IL 7 SETTEMBRE IL CN DI SNI SI CHIEDE NUOVAMENTE “COSA STA SUCCEDENDO NEL MONDO INDIPENDENTISTA?” e prende atto che:

– Buona parte dell’indipendentismo sardo si è arreso all’italianizzazione culturale e politica e si considera ormai una componente del quadro politico italiano e dentro tale ambito intende portare le rivendicazioni che hanno caratterizzato l’indipendentismo. Intendono portare la loro azione all’interno del contesto italiano accettando di fatto di essere parte del contesto mutando le dinamiche politiche esterne tra uno stato dominante e una nazione dominata in dinamiche interne al contesto dello stato italiano. Di fatto sono tornati nella posizione del PSd’Az differenziandosi esclusivamente per posizionamento ideologico. Quanto detto da Antonio Simon Mossa e da Angelo Caria viene accantonato per una semplice operazione elettorale che peraltro è difficile porti a risultati concreti.

– Le condizioni che nel 2019 hanno permesso la meravigliosa esperienza di Autodeterminatzione che in contemporanea cons altre due liste, Sardi Liberi e Partito dei Sardi sfidò le coalizioni italiane, italianiste e ammisturade, non ci sono più. Tutti le creature politiche sarde scesero in campo, anche se purtroppo non unite in un’unica coalizione come avrebbe voluto Sardigna Natzione, portando ben 3 candidati alla presidenza della Regione Sardegna, Andrea Murgia, Mauro Pili e Paolo Maninchedda. Li ringraziamo tutti per la loro determinazione ma in particolare noi di SNI ringraziamo Andrea Murgia per aver creduto che essere alternativi al sistema politico italiano era possibile e per aver sposato il diritto all’autodeterminazione del popolo sardo pur provenendo da un partito italiano. Un ringraziamento meritato per essere rientrato a casa, alla casa comune dei sardi, dopo aver sperato inutilmente in altri orizzonti, più larghi ma impeditori del popolo sardo.

– Ringraziamo anche Antony Muroni che ha unito in Autodeterminatzione 9 sigle indipendentiste per le elezioni politiche del 2018 e ci ha permesso di portare l’entusiasmo di avere una proposta politica seria in tutte le piazze della Sardegna.

– In soli 5 anni sembra che l’indipendentismo abbia perso orizzonti, idealità e addirittura ruolo e forse anche ragion d’essere. È come se gli anticorpi della dipendenza e della sudditanza siano stati riprogrammati su altri orizzonti e altri obiettivi. Complottismi, guerre e ideologismi hanno imposto trincee diverse da quelle dell’indipendentismo. La lotta per i diritti del popolo sardo sembra aver perso importanza rispetto a quella per i diritti di altri popoli o di schieramenti ideologici

– Abbiamo anche pensato di proporre una nostra lista, una lista di testimonianza, mobilitando i militanti avremmo potuto riempire le liste e raccogliere le firme necessarie per presentarle, lo abbiamo fatto tante volte, ne siamo stati capaci e siamo in gradi di farlo ancora perché la nostra idealità e nostri obiettivi sono forti come sempre.

– Avremmo potuto proporre o accettare le proposte per formare una lista strettamente indipendentista con piccole organizzazioni o con partiti indipendentisti monadi con testa e base tutto in una persona ma il nostro progetto è la Casa Comune dei Sardi la quale raccoglie tutti coloro, organizzati o no, che si sentono sardi o prima di tutto sardi e sono disposti a combattere contro lo stato negatore dei diritti del nostro popolo.

– Ma è il momento della riflessione e preferiamo, come abbiamo già detto in altra occasione, attendere in riva al fiume dell’indipendentismo, attendere le navicelle degli indipendentisti che hanno perso la rotta con la speranza che la ritrovino e tornino indietro per risvegliare la speranza di libertà del popolo sardo e di sovranità sul proprio territorio e sulla propria storia.

Tutto ciò considerato, su Cussitzu Natzionale de Sardigna Natzione Indipendentizia, prende, a malincuore, atto che non ci sono le condizione per partecipare alla tornata elettorale, tutta in ambito di ammistuos italo-sardos, e DELIBERA di chiudere le trattative per la piattaforma di liste elettorali e di predisporre comunque un proprio programma elettorale da proporre ai sardi per le elezioni sarde del 25 febbraio 2024.

Sardigna 20/12/2023 Cussitzu Natzionale

Sardigna Natzione Indipendentzia

1 commento su “Elezioni Sarde 25/02/2024 – Sardigna Natzione Indipendentzia ritiene non ci siano le condizioni per presentare le proprie liste”

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